Tom Wood
KILLER
traduzione
di Annalisa Biasci
Pagine 592 – 12,90
Pagine 592 – 12,90
in
libreria dal 21 marzo
“Un
thriller incredibilmente intricato... Le scene sono vivide e la trama
emozionante.” The New Yorker
Ricco
di suspense e azione, Killer
è un thriller magistrale, una lettura obbligata per gli appassionati
di Lee Child e Robert Ludlum.
Victor
è un sicario, un uomo senza passato e senza identità. Nessuno ne
conosce le fattezze, nessuno sa dove viva. Trascorre la sua esistenza
nascondendosi da tutto e da tutti, evitando di costruire legami, ed
eseguendo i lavori più sporchi senza mai lasciare traccia. Pagato
per uccidere un ex ufficiale della Lettonia, Victor porta a termine
il compito con fredda e calcolata efficienza, ma qualcosa non va come
previsto. Qualcuno gli tende un’imboscata nell’albergo dove
alloggia, e da cacciatore, Victor si ritrova a essere un bersaglio,
braccato da assassini spietati che lo vogliono morto. Nel tentativo
di scoprire chi voglia sbarazzarsi di lui, il killer, ora preda
ambita e temuta, decide di fare squadra con una donna bellissima,
Rebecca, un’ex analista della CIA, divenuta anche lei bersaglio
degli assassini. Ben presto Victor si ritrova costretto a fuggire
attraverso quattro continenti, ricercato dai servizi segreti e dalla
polizia di vari Paesi. Sarà difficile trovare la verità, nascosta
in una rete di segreti intessuta da spie, membri dell’intelligence
russi e americani, ex ufficiali della Marina e soldati delle forze
speciali, ognuno spronato da torbide e infami motivazioni. Qual è il
motivo per cui tutti li vogliono morti? Cosa nasconde di tanto
minaccioso il loro passato?
Tom
Wood è nato nello Staffordshire, in
Inghilterra. Vive a Londra. Ha fatto vari lavori e ora scrive a tempo
pieno. Killer è il
suo primo romanzo e anche il primo della serie che vede protagonista
Victor, seguito dai romanzi The Enemy e
The Game.
LO
STRANGOLATORE
traduzione
di Sabina Terziani
Pagine 512 – 12,90
Pagine 512 – 12,90
in
libreria dal 21 marzo
“Un
thriller incredibilmente intricato... Le scene sono vivide e la trama
emozionante.” The New Yorker
Una
trama originale e intrigante, personaggi inediti e un intreccio che
non dimenticherete facilmente; questo è il nuovo romanzo di William
Landay, l’autore del best seller In
difesa di Jacob.
Boston,
1963. C’è tensione nell’aria. Agli angoli delle strade i
venditori di giornali gridano titoli scioccanti, mentre nel
sottobosco criminale della città è in corso una guerra senza
esclusione di colpi tra gang. Ma la cosa più terrorizzante per i
cittadini è il misterioso killer che ha già colpito dodici volte, e
che passerà alla storia come lo Strangolatore di Boston. Per i tre
fratelli Daley, figli di un poliziotto, il crimine è l’impresa di
famiglia. È solo che si trovano su sponde diverse. Joe, il maggiore,
è un poliziotto dai modi duri con un debole per le scommesse –
belle donne e cavalli perdenti – e in rotta di collisione con il
crimine organizzato. Michael, il mezzano, è un avvocato laureato ad
Harvard alle dipendenze di un procuratore ambizioso. Ricky, il più
giovane, è il fratello scavezzacollo, esperto scassinatore. Un
giorno lo Strangolatore colpisce ciò che i tre hanno di più caro al
mondo, costringendoli a prendere posizione, a guardare più a fondo
nella rabbia omicida dell’assassino, nei terribili segreti di
famiglia e nel mistero di una morte che li ha cambiati per sempre.
Fino al punto in cui due misteri si scontrano rivelando una verità
sconvolgente.
William
Landay si è laureato in giurisprudenza a
Yale ed è stato a lungo procuratore distrettuale. Morte
di uno sbirro ha vinto il Dagger Award 2003
come miglior crime di debutto, mentre Lo
strangolatore è arrivato finalista nel 2007
allo Strand Magazine Critics Award come miglior thriller dell’anno.
William Landay vive e lavora a Boston. Nel 2012 Timecrime ha
pubblicato anche In difesa di Jacob,
uscito in Italia in anteprima mondiale.
«Scrivo
thriller perché nel crimine c’è qualcosa di profondamente
drammatico; offre a un narratore un materiale ricchissimo, e lo ha
sempre fatto. Molti dei grandi classici della letteratura altro non
sono, in fondo, che storie di crimini.» William
Landay
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